
In Piazza Unità, affacciato sul mare, troviamo il maestoso Palazzo del Lloyd Triestino. Fu progettato e realizzato tra il 1880 e il 1883 dall’architetto Heinrich von Ferstel per la potente società di navigazione fondata nel 1833 con il nome di Lloyd AustroUngarico.

Sull’imponente facciata principale, ispirata al Rinascimento, sono incavate in una nicchia due fontane allegoriche incavate che rappresentano Teti, l’acqua dolce, e Venere, l’acqua salata, proteggendo le molte navi della compagnia che solcavano i mari, opere di Joseph Pokorny e Hugo Härdlt. In origine dalla fontana di Teti fuoriusciva acqua dolce mentre dalla fontana di Venere, mediante un meccanismo di pompaggio, sgorgava acqua di mare.

L’attico invece è ornato da quattro statue su piedistalli raffiguranti (da sinistra) Eolo, dio dei venti, Mercurio, dio dei commerci, Vulcano, dio del fuoco e Poseidone, dio dei mari, mentre il gruppo centrale è composto da figure femminili con uno scudo che raffigurano le Vittorie Alate: quella a sinistra alza un ramo di quercia simbolo della forza ed al suo fianco un putto simboleggia il lavoro, quella a destra alza una corona di alloro simbolo della gloria affiancata da un putto seduto su una barca che simboleggia il mare, il tutto circonda l’emblema della compagnia e sovrasta l’insegna. La scritta “Lloyd Triestino” fu collocata negli anni Trenta in sostituzione di un grande stemma del Lloyd Austro-Ungarico.


Nella facciata lato mare troviamo un balconcino con balaustra in ferro battuto e due statue, Leucotea, protettrice dei naufragi, con in braccio il figlio Palemone, dio del porto sicuro, a sinistra e Urania a destra, patrona della navigazione e dei naviganti
L’edificio, a pianta quadrata con corte interna, si compone di pianoterra, ammezzato e due piani superiori.
La portafinestra che si apre sul balcone del piano nobile presenta in chiave di volta un mascherone raffigurante Tritone e due figure femminili ai lati, mentre ai balconi laterali troviamo coppie di telamoni.
All’interno il pian terreno del palazzo è caratterizzato da due ampi corridoi che lo attraversano unendo i quattro ingressi posti al centro delle facciate, corridoi delimitati da un imponente colonnato in marmo veronese.
Il primo piano si raggiunge per mezzo di una ampia scalinata monumentale in pietra del Carso con una finestra a vetrata del 1884 opera del viennese Ranke, all’interno lo stemma del Lloyd è modificato, quello originale (filo asburgico) è visibile in alcuni decori.
La scalinata dà accesso ad un immenso salone in stile asburgico, con un soffitto costituito da volti dorati ed ornato con ritratti dell’Imperatore Francesco Giuseppe e della consorte Elisabetta d’Austria, Sissi.
Nel salone al posto d’onore stavano i ritratti dei Regnanti del momento, per cui nel 1884 furono messi i ritratti di Francesco Giuseppe e dell’ imperatrice Elisabetta ma nel 1918 vennero sostituiti da due quadri rappresentanti Vittorio Emanuele III e la regina Elena, in seguito tolti e sostituiti da due specchi.
Nel 1982 vennero trovati fra i reperti del Museo de Henriquez i due ritratti che vennero poi restaurati e rimessi al loro posto originario nel 1983.
Le sale sono decorate con stucchi a motivi marini e quadri di pittori triestini come un dipinto del pittore Butti rappresentante La prima flotta del Lloyd, i due quadri raffiguranti il Commercio e l’Industria di Barison, oppure la “Pancogola servolana” di Sambom (donna che cuoce e porta il pane).

In fondo al corridoio c’è un bassorilievo di Giovanni Mayer la “Saturnia Tellus” che si trovava nell’omonima nave, sopravvissuto alla sua demolizione. Ovunque lungo i corridoi i modellini della navi del Lloyd Adriatico.
Oggi è la sede della Presidenza della Giunta della Regione Friuli Venezia Giulia.

Il Lloyd Triestino, costituito nel 1833, ebbe la prima sede in piazza Tommaseo.
Nel 1878 si incominciò a individuare le aree per la costruzione di un nuovo palazzo. Nel 1880 fu acquistato il fondo della Pescheria e venne indetto un concorso per la progettazione del Palazzo del Lloyd, al quale parteciparono architetti di Vienna e di Trieste. Vennero presentati sette progetti, ma nessuno di questi rispondeva alle esigenze del Consiglio del Lloyd, per cui si decise di affidare la costruzione al Consigliere superiore edile Heinrich von Ferstel. Egli optò per il sistema delle fondamenta larghe e poco profonde, considerando la natura melmosa del terreno di riporto. Per lo stesso motivo venne sconsigliata l’erezione di una torre, originariamente prevista su lato mare.
La prima pietra fu posta il 6 dicembre del 1880, l’edificio andò ad occupare lo spazio lasciato libero dall’interramento del vecchio squero di San Nicolò che per un periodo fu usato come piazzale adibito a mercato, la costruzione fu completata nel 1883.
Il primo maggio 1945 il palazzo fu seriamente danneggiato dai colpi di artiglieria sparati dai tedeschi.
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