In Piazza della Repubblica, affianco Casa Terni Smolars, troviamo il Palazzo della RAS (Riunione Adriatica di Sicurtà, compagnia di assicurazioni fondata nel 1838 a Trieste), progettato in stile eclettico da Ruggero e Arduino Berlam e realizzato tra il 1909 ed il 1914 in un lotto tra via Dante, via Santa Caterina, Corso Italia e appunto Piazza della Repubblica (all’epoca Piazza Nuova).
L’idea di costruire questo edificio si deve a Adolfo de Frigyessy, direttore della Compagnia dal 1899, che nel 1902 decide di acquistare un’area centrale della città per la costruzione della nuova sede. Sette anni dopo la società bandisce un concorso internazionale per il progetto dell’edificio al quale partecipano dieci concorrenti e i Berlam si aggiudicano l’incarico.
L’edificio viene arretrato di alcuni metri rispetto alle vecchie costruzioni per aumentare la superficie della piazza, in moda da osservare meglio il palazzo.
L’edificio, a pianta rettangolare, è costituito da cinque piani, la facciata principale con colonne, bronzi, stucchi e marmi variopinti è su piazza della Repubblica. Soprattutto l’assenza del bugnato per la parte inferiore sono ascrivibili a Ruggero Berlam, mentre gli ingressi laterali e lo scalone interno risultano più vicini al gusto di Arduino Berlam.
L’ingresso è caratterizzato da una scalinata chiusa da una ricca cancellata da cui si accede all’atrio voltato a botte, con decorazioni a cassettoni.
Nella lunetta dell’arco d’ingresso sono collocate due statue di Gianni Marin che raffigurano Previdenza e Protezione, tuttavia non sono nate per questo palazzo bensì per la Casa dei Conti Viscovich in via Machiavelli 3, dove rappresentavano Pensiero e Azione, ornando i poggioli in ferro battuto. L’edificio fu comprato dagli architetti Berlam e, senza spiegazione, vennero rimosse per comparire molti anni dopo sulla facciata del Palazzo della RAS.
La chiave di volta a decorazione degli archi a tutto sesto raffigura il volto di uomo scolpito in pietra, mentre le statue poste in corrispondenza dell’ammezzato nelle lunette della facciata principale raffigurano Fuoco e Aria, Pensiero e Azione, Acqua e Terra, e sono opera dello scultore Giovanni Mayer.
Tutti i particolari sono realizzati in marmo del Carso, mentre le inferriate e le decorazioni in ferro battuto sono realizzate da un’importante ditta artigianale friulana. La ricchezza dei particolari si trova anche all’interno dell’edificio, in particolare nel vano d’ingresso dominato da una fontana monumentale, raffigurante Nettuno con tre leoni che si abbeverano, sempre di Gianni Marin, oltre a mosaici, statue e colonne.
Su Via San Nicolò è esposta una targa in ricordo di Giacomo Venezian.
“La storia eleverà il palazzo della RAS ad uno dei capolavori del tardo eclettismo europeo”
Marco Pozzetto