Hotel de la Ville

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L’Hotel de la Ville si trova in Riva III Novembre (allora Riva Carciotti), affacciato sul mare tra Palazzo Carciotti e la Chiesa Greco-Ortodossa, sul sito in cui sorgeva l’antica Cappella Rossetti. Nato come Albergo Metternich, oggi sede di Fincantieri, per anni fu il più importante albergo della città di Trieste e nel 1848 durante alcuni scontri un gruppo di rivoltosi distrusse l’insegna ritenendo Metternich un simbolo dell’Impero, in quell’occasione si optò per il cambio di nome in Hotel de la Ville.

hbjhFu progettato nella prima metà dell’Ottocento da Giovanni Degasperi e costruito nel 1839,  periodo in cui la città stava vivendo un periodo di grande espansione economica; si sviluppavano industrie, commerci e investimenti, si aprono i mercati, si amplia il porto, il traffico di persone si espande sempre di più e quindi si costruiscono alberghi.
L’albergo fu inaugurato l’1 giugno 1841 e nella sua storia ospitò personaggi importanti, come Giuseppe Verdi che proprio qui scrisse la sinfonia dello Stiffelio, re Ottone di Grecia, Gabriele D’Annunzio, Adalbert Stifter e Ricciotti Garibaldi oltre a conti, ambasciatori e artisti.
FT trieste-de-la-Ville_1234L’Hotel era dotato di bagni pubblici, di acqua dolce, del Grande Ristorante su terrazza con vista sul mare e del Cafè Divan, aperto nel 1839. L’edificio fu più volte rinnovato e conserva due primati, nel 1884 vi fu installato il primo ascensore della città e nel 1910 venne dotato di riscaldamento centralizzato, primo albergo dell’Impero Austro-Ungarico.grandhotel9zo

Nel 1911 l’albergo venne acquistato dall’Unione Austriaca di Navigazione e rimase in esercizio fino al 1975; in seguito venne risistemato ad uso commerciale, diventando la sede generale di Fincantieri S.p.A.

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La facciata venne suddivisa dall’architetto in cinque parti da capitelli corinzi; la parte inferiore è caratterizzata da aperture ad arco mentre la parte superiore è composta da quattro ordini di finestre.

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I tondi a rilievo decorativi rappresentano le diverse parti del mondo e sono opera di Pietro Zandomeneghi, i rettangoli scolpiti a bassorilievo invece vennero commissionati dal barone Revoltella (padrone dell’albergo per sei anni) a Giuseppe Moscotto e Giovanni Depaul intorno al 1860 per simboleggiare l’Onore, l’Industria, la Navigazione, la Riflessione, la Religione, la Costanza, la Beneficenza e il Commercio.

 

 

Il pianterreno presenta un rivestimento a bugnato liscio su cui si aprono quattro fori architettonici e al centro un portale d’ingresso con lunetta, decorata a rilievo, affiancato da due piccoli fori finestra.

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Nel 1913, in occasione del centenario della nascita di Giuseppe Verdi  venne posta una lapide sulla facciata a ricordo della prima assoluta della sinfonia dello Stiffelio, scritta proprio all’Hotel de la Ville nel 1850 e andata in scena al Teatro Comunale il 16 novembre di quell’anno.

 

 

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La storia di Trieste attraverso i suoi palazzi, monumenti, targhe, vie e piazze. - Daniele De Marco http://scoprendotrieste.it
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3 risposte a Hotel de la Ville

  1. Salvatore Cicala ha detto:

    Va ricordato,che in Francia anche se sembra strano,con tale denominazione “hotel de la ville” si designa il municipio della città.

  2. Salvatore Cicala ha detto:

    Ad onore della verità,visto che tale hotel si chiamava prima “Principe di Metternich”e che questo personaggio è rimasto famoso in senso negativo in Italia,per aver proferito la famosa frase.”L’Italia è una espressione geografica” A suffragio della documentata storia,e non della credenza popolare,va detto. Egli pronunciò in questo modo la locuzione:”I carbonari in Italia credono di essere tanto potenti e organizzati,ma la conformazione dello stivale non fa risultare che siano poi seguiti in tutto il territorio,quindi l’Italia è una espressione geografica di cui non si conoscono bene le reali intenzioni e le altrettanto vitali inclinazioni!” Questa è la frase completa da cui con una certa intrinseca propaganda venne poi tagliata parte del contenuto!

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