In Largo Panfili, dietro il Palazzo delle Poste, troviamo la Chiesa Evangelica Luterana di Trieste (aperta al pubblico da martedì a venerdì 10-12) in stile neogotico, progettata dall’architetto Zimmermann di Breslavia ma realizzata dagli architetti Giovanni Berlam e Giovanni Scalmanini su un’area occupata in passato dallo squero Panfili e poi dal Palazzo della Dogana.
Sebbene la comunità Evangelica di Confessione Augustana sia presente a Trieste dall’inizio del ‘700, grazie alla presenza del porto franco, la libertà di culto fu autorizzata dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria soltanto nel 1778, e la chiesa fu aperta nel 1874.
L’edificio emerge nitidamente all’interno del Borgo Teresiano grazie al tipico stile neogotico con le sue guglie, i tetti a spiovente in lastre di ardesia, i pinnacoli ed alla notevole altezza del campanile che arriva fino a 50 metri, le dimensioni sono in lunghezza di 35 ed in larghezza di 22 metri, rivestito in pietra calcare del Carso (Monrupino) così come le quattro colonne levigate, poste all’interno della chiesa. Le fondamenta del Campanile, eretto sul portale d’ingresso, poggiano su 238 pali di legno, dovuti affondare nel terreno molle della zona, un tempo occupato da saline.
Le tre campane, di cui è rimasta una, vennero fuse dalla canna di un cannone francese, catturato dai prussiano durante la guerra di Sedan del 1870, e donata dall’Imperatore Guglielmo I. Sulla torre campanaria si trovano sculture raffiguranti animali fantastici, tipici dell’arte gotica.
L’interno, che evidenzia ancora di più il contrasto tra la struttura ed i monumenti funebri di stile neoclassico, con la vetrata centrale del coro, realizzata a Monaco di Baviera e raffigurante la “Trasfigurazione di Cristo” di Raffaello. Il fonte battesimale fu un dono di Heinrich Renner e, come l’altare e il pulpito, fu eseguito dal falegname artistico Buhl di Breslau. Sulla parete di destra si trova la crocifissione di un pittore della scuola veneziana, dono della famiglia Hausbrandt. L’organo fu costruito dal fabbricante Steinmeyer, di Alt Oettingen in Baviera.
I due monumenti funebri di stile neoclassico sono eseguiti da Antonio Bosa da Bassano, allievo di Canova nel 1873, ed erano collocati nella Chiesa del Rosario e poi trasferiti in quella attuale, uno è dedicato al negoziante di borsa Giorgio Enrico Trapp, l’altro al console danese G. Dumreicher d’Osterreicher. Furono pure trasferite dalla prima chiesa le tre lapidi murate nella sacrestia, tutte datate 1786, che recano dediche all’imperatore Giuseppe II ed ai due governatori di Trieste, Conte Karl von Zinzendorf und Pottendorf e Conte Pompeo de Brigido.
Nel 1517 Martin Lutero affigge 95 tesi alla porta della chiesa di Wittenberg. Da allora inizia la Riforma; egli contrappone l’autorità della Bibbia a quella dei papi e dei concili che non ritiene infallibili, inoltre la società del tempo (fine medioevo) ha paura dell’inferno, e la Chiesa coltiva questa paura e la sfrutta con la vendita delle indulgenze, ovvero un perdono delle pene e dei peccati, uso poco spirituale che Lutero attacca, questo conduce allo scisma tra le chiese della Riforma e la Chiesa Cattolica Romana.
Nel 1530, la Riforma è ormai affermata, l’imperatore Carlo V convoca una dieta ad Augsburg (in latino: Augusta) per mettere a confronto le diverse confessioni. Per questa dieta Philipp Melanchton scrive la cosiddetta Confessio Augustana, una confessione di fede che evidenzia i principali punti della teologia luterana, ma fu respinta dalla parte cattolica e in seguitò diventa la confessione di base di tutte le chiese luterane. Se quindi la confessione viene chiama “luterana” oppure “di Confessione Augustana” sono solo due modi diversi per esprimere la stessa cosa.
Il luteranesimo compare a Trieste nel 1717, quando la città viene dichiarata porto franco. Per incrementare il commercio, agli stranieri viene permesso di mantenere la propria religione. A quel tempo questa era una cosa eccezionale, Trieste diventa un esempio di come tolleranza e collaborazione pacifica potevano creare benessere spirituale e materiale per tutti.
Nel 1717 arrivano le prime famiglie luterane dalla Germania, un numero destinato a crescere velocemente. Come primo atto istituzionale a Trieste nel 1754 viene aperto un Cimitero Evangelico, situato tra le attuali via Silvio Pellico e Corso Italia, poi spostato in Via del Monte, dove si vede ancora il vecchio ingresso.
Al 1778 risale l’atto costitutivo della Comunità, quindi ancora prima della Patente di Tolleranza che Giuseppe II emette nel 1781 e nel 1871 si comincia la costruzione della chiesa, inaugurata nel 1874.
Gli Augustani ci tengono alla loro vetrata e a precisare che è dono della famiglia de Rittmeyer. Ci vuole anche una precisazione per come le tombe arrivarono dalla chiesa del Rosario… nella seconda metà del Settecento Giuseppe II ridusse il numero di chiese e conventi per tutto il suo dominio e a aTrieste vennero distrutte parecchie chiese e conventi: quella del Rosario venne acquistata dalla Comunità luterana che la usò per il proprio culto e anche un bassorilievo sulla facciata dovrebbe essere della loro epoca. Le lapidi tombe cattoliche che c’erano al Rosario.. sono finite a san Giusto, all’esterno. Quando costruirono al nuova chiesa neogotica, i luterani ci trasportarono le loro tombe e lasciarono ai cattolici la vecchia cappella del Rosario ora parrocchia e cappella civica. Non è facile trovare aperta la chiesa luterana, se non per concerti o all’inizio o alla fine delle cerimonie di culto. Occasione in ci sono stata invitata da un’amica…
Visto che si parla di Lutero e delle indulgenze….Pasquino Triestino(un po in romanesco) si permette un sonnetto in tema:
Leone X Papa dei Medici (1513-1521)”
Sto papa po l’ha inventata bella,
pe fasse riempì la voda scarsella,
dice te voi sarvà,e ar paradiso avè l’accoglienza?
Embe che te stà a spettà paga l’indulgenza!
Poi te presenti co l’anima pulita e netta,
e metti sti.. sordi nella cassetta!