In piazza della Borsa al civico 7, proprio di fronte all’imponente Palazzo della Borsa Vecchio, c’è Casa Bartoli, chiamata la “Casa Verde”, un edificio progettato a inizio Novecento dall’architetto Max Fabiani in puro stile liberty, decorato sulla facciata con decorazioni geometriche e floreali di grande eleganza.
La Casa fu costruita nel 1906 con una particolare attenzione agli effetti decorativi del Liberty, come la bella ornamentazione a cascata di foglie d’acanto tra le finestre, i cassettoni del cornicione e l’elegante sviluppo dei balconi in facciata con il parapetto in ferro verniciato di verde e decorato con motivi geometrici.
L’edificio fu costruito interamente in cemento armato, all’epoca usato solo per le strutture portanti, mentre la sua pianta particolare deriva dalla forma del lotto, determinata dalla saldatura della città medievale con quella teresiana.
La modernità non è tanto rappresentata dalla decorazione floreale in facciata, quanto, piuttosto, dalla multifunzionalità dell’edificio. Infatti diversamente da tanti palazzi, fin dall’inizio non era stata pensata per un uso soltanto residenziale, anzi, parte della struttura era riservata ad attività economiche, con la presenza di negozi e uffici, tra cui i più importanti sono il deposito di manifatture Antonio Bartoli & Figlio, il Centro Casa Croff, e la Libreria Gulliver.
I primi livelli erano adibiti a magazzini e fori commerciali e presentano ampie vetrate, mentre la veranda, caratterizzata da eleganti elementi in ghisa, fungeva invece da giardino d’inverno di un ristorante kosher, il “Restaurant Golberger”, che permetteva agli ebrei osservanti di rimanere nella zona commerciale anche durante l’ora di pranzo, chiuso negli anni Trenta.
Il passaggio tra la parte commerciale e quella realmente privata della casa è segnato dal lungo ed elegante balcone posto sopra la veranda.
La soluzione più innovatrice dell’architetto fu, per dare maggior risalto alle vetrine, di spostare il portone d’ingresso dalla facciata principale, quella sulla piazza, a una piccola rientranza sul lato sinistro.
Si dice che i fregi floreali degli ultimi due piani siano stati imposti a Max Fabiani dalla Commissione d’Ornato per abbellire di più il palazzo ed essere così approvato, perché era considerato troppo all’avanguardia.
Casa Bartoli è il più bell’esempio di Liberty a Trieste e vale davvero la pena di fermarsi ad osservarla.
ma più che Liberty ,Secession
Gentile Daniele di Marco,
sto realizzando un articolo su questo edificio.
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