L’imponente edificio di mattoni rossi che fa mostra di sé sulle Rive ha scritto sulla facciata “Salone degli Incanti” ed è un centro espositivo di arte moderna e contemporanea, ma per i triestini è, e sarà sempre, la Pescheria Grande.
Fu eretta nel 1913 dall’architetto Giorgio Polli, al posto del vecchio mercato del pesce, in stile liberty però la torre campanaria e la sua forma le valsero il nome di “Basilica de Santa Maria del Guato” (guato = chiozzo, pesce comune) da parte dei triestini. Divenne presto un enorme mercato, molto frequentato e caotico con i suoi caratteristici banconi di marmo bianco.
Il grande salone è composto da tre ampie navate divise da colonne e grandi finestroni in ferro verde e vetro verso il mare, mentre il campanile in realtà serviva a nascondere la torre piezometrica e il serbatoio d’acqua marina per i banchi di vendita.
All’esterno vi sono decorazioni in pietra bianca con motivi marinari come pesci,crostacei e soprattutto delle prore di bragozzi gradesi e chioggiotti, tipi di imbarcazioni che portavano il pescato in città, con una stella a cinque punte, la stella d’Italia, scolpita già nel 1913 sotto la dominazione austriaca, una vera e propria sfida alle autorità.
Nel 1933 a lato venne istituito il Civico Acquario Marino con 25 vasche la cui acqua viene pompata direttamente dal mare. Qui nel 1953 venne portato dal Sudafrica il Pinguino Marco diventando presto mascotte e vera attrazione della città.
Coccolatissimo dai triestini e dal custode dell’Acquario, che lo faceva passeggiare per le Rive e in Pescheria, si tuffa dal molo per essere poi recuperato, vivendo addirittura 31 anni (contro una vita media di 20 anni)
La Pescheria Grande è stata anche set di alcuni film come “Senilità” di Bolognini (1962) e “Padrino parte II” di Francis Ford Coppola (1974) nelle scene di Ellis Island.
Ad onorare la memoria della pescheria “centrale” come si chiamava anche,va ricordato che fino al 1930 circa ,essa era l’unico mercato del pesce a Trieste,e non esistevano come oggigiorno rivendite nei vari rioni. La prima Pescheria fondata in città fu quella di Salvatore Zanon negli anni 30,e di preciso in Piazza Malta(oggi largo riborgo), e se allora chiedevi se ti pulissero il pesce,ricevevi come minimo una rispostaccia!
Il così detto campanile che si erge sulla parte sinistra dell’acquario era in realtà una “torre dell’acqua”, in quanto conteneva il serbatoio sopraelevato di acqua marina che poi veniva fatta affluire ai banchi di vendita dei pesci.