Siamo in Via San Lazzaro 15, dietro piazza Sant’Antonio, dove nel 1771 fu costruita su progetto dell‘architetto Bubolini, Casa Allodi, che poi sarà conosciuta col nome di “Casa delle bisse”.
L’edificio in stile neoclassico con elementi di rococò francese, ha subito successivi interventi e l’aspetto attuale non rispecchia l’idea originale, per esempio i due balconi in metallo fuso non possono essere che di metà ‘800, ed aveva solo due piani, in seguito fu aggiunto un piano e poi la mansarda. La Casa delle bisse, oltre al nome, ha molte particolarità.
La prima riguarda la sua costruzione, in quell’anno Trieste fu colpita da una grave siccità quindi per rispettare i tempi di consegna nella preparazione delle malte venne usato l’aceto, comprato da un vicino negozio di vino, al posto dell’acqua, come ricorda una targa posta nell’ingresso “Aedes anno MDCCLXXI ob aque inopiam aceto absoluta”.
La particolarità del palazzo che salta subito all’occhio, è il complesso scultoreo sopra il portone. La biscia rappresenta Napoleone, sconfitto nella battaglia di Lipsia nel 1813 (anno in cui fu apposto), e le aquile sono le tre nazioni vincitrici, Austria, Prussia e Russia, mentre la palla dorata rappresenta il mondo che le armate napoleoniche finora vittoriose sembravano conquistare.
Le truppe francesi giunsero in città a più riprese e infatti durante una di queste occupazioni venne intagliata sul portone l’aquila Napoleonica, terza caratteristica della casa, rendendolo unico e uno dei più belli della città.
Nell’ingresso, dopo il portone, c’è una palla di cannone infissa sulla parete che come dice una targa fu un “omaggio” dei francesi, “Hoc me ornamento galli affecerunt MDCCCIX”, è possibile infatti che nel 1813 durante i combattimenti tra il Castello di San Giusto in mano ai francesi e il centro occupato dagli austriaci, qualche colpo sia arrivato fin lì, senza però colpire veramente la casa ed in ogni caso non nel 1809.
Ultima caratteristica ben visibile dell’edificio sono gli abbaini del tetto, decorati con un finto tendaggio in gesso.
esiste una “voce” che afferma che da quella casa furono sparate delle cannonate contro i Napoleonidi,e che malgrado ciò non fu abbattuta da questi. Chi ne sa qualcosa?
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casa delle bisse? Ma però di “bisse” c’è ne una sola!
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